Il recupero dei crediti deteriorati e la gestione delle inadempienze probabili sono, nella loro sostanza, delle arti. In quanto tali, esse custodiscono i segreti della “corporazione” e presuppongono l’oralità dello scambio dei saperi; di qui l’occasione per ritrovarci ancora a Verona per consentire alle “botteghe” e ai loro “artisti” di confrontarsi. Nuove regole (un nuovo codice della crisi e una nuova riforma del processo civile) impongono di mettere alla prova le pratiche consolidate e tutto ciò nel perdurare di una situazione economica difficile, che rende l’arte del recupero e della gestione sempre più arti e sempre più sottoposte all’alea. A ciò si aggiungono i dubbi su una possibile crisi finanziaria.
Il settore del credit management ha già cercato, in passato, di trasformarsi da “arte” a “tecnica” e da lavoro artigianale a practice industriale. Il mercato italiano degli NPE è, in questo senso, uno tra i più evoluti e maturi, ma in queste occasioni d’incontro si dovrà tentare di capire assieme se le recenti evoluzioni, ad esempio dell’Intelligenza artificiale, potranno costituire dei game changers e se potranno, quindi, far evolvere l’industria verso una vera e propria scienza. Come osservava Thomas Kuhn, ogni rivoluzione sovverte un paradigma, uno status artis. Qualora, come sostiene qualcuno, dovessimo davvero trovarci oggi nei pressi dell’orizzonte degli eventi, momenti d’incontro come questi sono ancora più importanti perché costituiscono l’occasione per prendere atto di ciò che c’è, ma soprattutto perché soddisfano la necessità di prevedere ciò che ci sarà. Il quadro d’insieme, come dice la parola, lo si ha solo se si è “insieme” ed esso emerge unendo le pennellate di tutti, al fine di restituire un’immagine coerente, che possa guidare il nostro sguardo di “artigiani di settore”.
Marco Rossi, Ideatore e Coordinatore scientifico dell’evento
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